Lezioni di privacy I: browser e dintorni 

Sicurezza e privacy oggi, a maggior ragione dopo la recentissima svolta del GDPR, sono diventate una priorità assoluta. Per questa ragione Ars Digitalia ha deciso di avviare un piccolo ciclo di “Lezioni di privacy” con consigli mirati per rendere più semplice la gestione e la protezione dei vostri dati personali. 

Cominciamo con i browser. Ricettacolo di tutti i nostri log in, ricerche e movimenti, questi sistemi possono essere altamente pericolosi ed invasivi. Ecco qualche generale suggerimento: 

1. Do not track  

Prima mossa per sentirsi più liberi sul web è quella di impedire ai siti web che visitiamo quotidianamente di tracciare la nostra navigazione. Questa operazione, infatti, permette loro di ricostruire la cronologia dei movimenti e quindi, automaticamente, i nostri gusti e interessi. La conseguenza più diretta e comune è quella di restare vittime di marketing aggressivo, in gergo “pubblicità tracciante”. Come quando, dopo aver fatto una piccola ricerca sulle mete che ci interessano per le prossime vacanze, ci ritroviamo tempestati da annunci di voli low cost a prezzi stracciati (il più delle volte fasulli, fra l’altro). I dati che così generiamo arricchiscono i giganti del web, possono farci incorrere in truffe e comunque, in ogni caso, non è piacevole sapere di lasciare traccia di qualsiasi visita o ricerca.

Per questa ragione è sempre buona abitudine attivare l’impostazione “Do not track” presente sui principali bowser, in modo da bloccare il tracciamento delle nostre operazioni online. Questa impostazione non si attiva a meno che non siamo noi a farlo. Ecco come su: 

Va ricordato però che la funzionalità non può comunque bloccare tutti i sistemi usati dalle compagnie pubblicitarie, quindi è inevitabile che qualche piccola informazione resti visibile.

2. Addio cookie

I cookie HTTP (o più semplicemente cookie web) sono delle unità identificative con cui i server web riconoscono il browser che stiamo utilizzando durante la navigazione e ne memorizzano informazioni. Da un lato, questi strumenti sono sicuramene molto utili perché semplificano alcune operazioni mentre navighiamo nella rete (permettono gli accessi automatici, ricostruiscono la cronologia, tengono salvate le nostre pagine preferite); ma dall’altro – inevitabilmente – raccolgono molte informazioni personali come password degli account, abitudini online, geolocalizzazione. 

Fortunatamente è possibile bloccarli tutti o, in alternativa, mantenere solo quelli dei siti fidati. Di seguito le istruzioni al riguardo sui diversi browser:

Chiaramente, rinunciare ai cookie ci priva di alcune comodità, però sembra un buon compromesso per la messa in sicurezza di informazioni di valore. 

laptop and browser

3. Usa un Adblocker

Quando la pubblicità diventa veramente troppo invadente, si possono prendere misure più incisive. Fra queste, esiste la possibilità di sfruttare un’estensione per browser, molto semplice da installare e che permette di bloccare le pubblicità mantenendo pulita e facile la navigazione. 

Nello specifico, AdBlock e Adblock Plus sono due estensioni particolarmente performanti che, grazie al loro ricco database, riescono ad individuare l’advertising online e a fermarlo oscurandolo. Oltre ad essere invasive ed inopportune, infatti, a volte pubblicità o pop-up (i messaggi pubblicitari che compaiono all’improvviso senza richiesta) possono rivelarsi una minaccia per il computer, reindirizzandolo verso siti malevoli.

4. Scegli browser sicuri

Anche il browser stesso ha una sua protezione interna contro malaware ed altre minacce della rete, evitando così molti dei problemi elencati sopra. Per questa ragione, ci sentiamo di consigliare i browser più adatti per la protezione della propria privacy: 

  • Opera è probabilmente il più sicuro, si basa su Chrome ed è periodicamente aggiornato nella correzione delle vulnerabilità. Essendo utilizzato solo da una cerchia ristretta, ha il vantaggio di essere meno preso di mira dagli hacker, che invece si concentrano su altri motori più diffusi.
  • Mozilla Firefox corregge molte vulnerabilità pur restando veloce ed è completamente open source, il che significa che chiunque può assicurarsi del buon funzionamento attraverso il codice sorgente. Il suo punto di forza, in sostanza, è raccogliere solo pochi dati sulla navigazione degli utenti, senza che poi questi vengano venduti per scopi pubblicitari. 

Sperando che questi semplici accorgimenti, facili da attuare e di immediata applicazione, vi siano stati utili, alla prossima lezione di privacy su Ars Digitalia!

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